Ad emergenza Covid non ancora del tutto superata si allarga il piccolo esercito di volontari dell’Associazione Protezione Civile Santa Maria di Sala.

Nelle scorse settimane in 7, quattro donne e tre uomini, sono entrati ufficialmente a far parte dell’associazione con compiti operativi, grazie al superamento del corso base e sicurezza previsto dalla Regione Veneto per poter operare nelle emergenze e in tutte le attività di prevenzione e formazione previste all’interno del sistema di protezione civile.

Tra i nuovi volontari anche alcuni giovani, che con interesse si sono affacciati nei mesi scorsi al mondo della protezione civile, affiancando nelle attività associative i volontari più esperti e già formati. Un messaggio straordinario di servizio e dedizione al prossimo arrivato già prima dei mesi difficili dell’emergenza sanitaria e proseguito durante la pandemia con nuove richieste di aderire all’associazione e mettersi a disposizione.

Adesso i volontari effettivi e impiegabili nelle emergenze a Santa Maria di Sala sono una ventina, una trentina se si contano anche quelli che concorrono dall’esterno alla vita dell’associazione come soci sostenitori. Gli impieghi operativi vanno dal servizio in emergenza (oltre al Covid, interventi in caso di maltempo, allertamento della popolazione, supporto alle autorità in caso di calamità o incidente rilevante), anche fuori provincia e regione, alla formazione nelle scuole e ruoli di rappresentanza istituzionale.

Durante la fase acuta della recente emergenza Covid, i volontari salesi hanno svolto molteplici e differenti compiti, sempre in stretto collegamento con le autorità comunali (attraverso il Centro Operativo Comunale costituto per fronteggiare l’emergenza sul territorio), provinciali e regionali. Nello specifico i volontari hanno provveduto nei mesi scorsi a imbustare e distribuire migliaia di mascherine alla popolazione, effettuare servizio di pre-triage al Pronto Soccorso dell’ospedale di Mirano, informare la popolazione su restrizioni e obblighi durante il lockdown, sia attraverso servizi di sorveglianza stradale e allertamento con altoparlante che attraverso web e canali social, garantito presenze e supporto in occasione di funerali e hanno contribuito a ritirare materiale nelle sedi provinciali. Sono stati mesi difficili e frenetici, dove i nostri volontari si sono spesi in prima persona e, almeno inizialmente, a rischio della loro stessa salute per essere a servizio della comunità.

È stato anche un orgoglio, in questo frangente, vedere le giovani leve affiancarsi al nostro servizio e scoprire che l’osservanza delle regole e delle prescrizioni è stata prima di tutto messa in pratica dagli stessi volontari dell’associazione che, nonostante l’esposizione in prima linea, non ha registrato casi di positività al virus.