Cosa fare in caso di terremoto

L’Italia è uno dei Paesi a maggiore rischio sismico del Mediterraneo, anche se al suo interno la Pianura veneta, e dunque anche il nostro territorio, presenta una sismicità medio-bassa. Tuttavia anche recentemente alcuni fenomeni sismici hanno provocato danni di particolare rilevanza anche in zone pianeggianti del nord Italia (vedi il sisma in Emilia nel 2012, che ha coinvolto anche la provincia di Rovigo, con danni importanti) e dunque, complice anche l’impossibilità di prevedere i terremoti, non è possibile escludere del tutto il verificarsi di eventi sismici, anche rilevanti, nel nostro territorio.
È pertanto opportuno conoscere le modalità di comportamento e autoprotezione durante e dopo un terremoto, sia esso di lieve o di grave entità.
La prima cosa da conoscere è la classificazione sismica del territorio in cui si vive e si opera. In Italia tutti i comuni sono classificati in una scala da 1 a 4, dove 1 rappresenta un’elevata sismicità, 4 la più bassa. Santa Maria di Sala è classificata in zona sismica 3 (possibilità di forti terremoti ma rari).

Durante un terremoto:
– Se si è in un luogo chiuso, mettersi sotto una trave, nel vano di una porta o vicino a una parete portante.
– Prestare attenzione alle cose che, cadendo, potrebbero colpirci (intonaco, controsoffitti, vetri, mobili, oggetti ecc.).
– Fare attenzione all’uso delle scale: spesso sono poco resistenti e possono danneggiarsi.
– Meglio evitare l’ascensore: si può bloccare.
– Fare attenzione alle altre possibili conseguenze del terremoto: crollo di ponti, frane, perdite di gas ecc.
– Se si è all’aperto, allontanarsi da edifici, alberi, lampioni, linee elettriche: si potrebbe essere colpiti da vasi, tegole e altri materiali che cadono.

Dopo un terremoto:
– Assicurasi dello stato di salute delle persone attorno a sé e, se necessario, prestare i primi soccorsi.
– Uscire con prudenza, indossando le scarpe: in strada ci si potrebbe ferire con i detriti caduti.
– Raggiungere le aree di attesa previste dal Piano di protezione civile del proprio Comune, spesso indicate con segnaletica apposita (verde).
– Limitare, per quanto possibile, l’uso del telefono.
– Limitare l’uso dell’auto per evitare di intralciare il passaggio dei mezzi di soccorso.