Il rischio sanitario emerge ogni volta che si creano situazioni critiche che possono incidere sulla salute umana. Può essere:
– Antropico: se provocato da attività umane come incidenti industriali, attività industriali e agricole, trasporti, rifiuti. In questo caso, le variabili che possono incidere sulla salute umana provocando danni o effetti negativi, possono essere di natura biologica (batteri, virus, pollini, ogm), chimica (amianto, benzene, metalli pesanti, diossine), fisica (radiazioni, UV, ioni, rumori, temperature troppo basse o troppo elevate).
– Naturale: se provocato da eventi naturali come terremoti, frane, alluvioni, maremoti… In questo caso, le variabili che possono incidere sulla salute umana rientrano in tutte le tipologie di calamità naturale.
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In caso di epidemie o pandemie:
– Consultare il medico di base o il dipartimento di prevenzione della propria Ulss per avere informazioni attendibili e aggiornate sulla vaccinazione e sulla malattia.
– Informarsi se si rientra nelle categorie a rischio per le quali è consigliata la vaccinazione. Alcuni soggetti sono più vulnerabili di altri al virus.
– Ricorrere alla vaccinazione solo dopo avere consultato il proprio medico o la propria Asl. La vaccinazione protegge dal virus, ma per alcuni soggetti può essere sconsigliata.
– Consultare i siti web e segui i comunicati ufficiali delle istituzioni per essere aggiornati correttamente sulla situazione.
– Seguire scrupolosamente le indicazioni delle autorità sanitarie, perché in caso di pandemia potrebbero essere necessarie misure speciali per la propria sicurezza.
– In caso di sintomi rivolgersi subito al medico. Una pronta diagnosi aiuta la guarigione e riduce il rischio di contagio per gli altri.
– Praticare una corretta igiene personale e degli ambienti domestici e di vita per ridurre il rischio di contagio.
– Se si ha una persona malata in casa, evitare la condivisione di oggetti personali per evitare il contagio.
In caso di ondate di calore:
– Evitare di stare all’aria aperta tra le ore 12 e le 18, che sono le ore più calde della giornata.
– Fare bagni e docce d’acqua fredda per ridurre la temperatura corporea.
– Schermare i vetri delle finestre con persiane, veneziane o tende per evitare il riscaldamento dell’ambiente.
– Bere molta acqua anche in assenza di stimolo della sete.
– Evitare bevande alcoliche, consumare pasti leggeri, mangiare frutta e verdure fresche.
– Indossare vestiti leggeri e comodi, in fibre naturali. Gli abiti in fibre sintetiche impediscono la traspirazione e quindi la dispersione di calore.
– Accertarsi delle condizioni di salute di parenti, vicini e amici che vivono soli e offrire aiuto: molte vittime delle ondate di calore sono persone sole.
– Soggiornare anche solo per alcune ore in luoghi climatizzati per ridurre l’esposizione alle alte temperature.
